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venerdì 18 dicembre 2015

DROGHE: RILANCIARE LA STRATEGIA ANTIPROIBIZIONISTA

AGL: solo la depenalizzazione del consumo ed una regolamentazione della produzione e vendita possono impensierire i grandi interessi criminali che raccolgono miliardi di euro. Il proibizionismo fa la fortuna dei narcotrafficanti e  i tossicodipendenti andrebbero trattati come malati e riforniti della droga gratuitamente, da parte dello Stato.Pensare di affrontare e risolvere questo problema in Italia solo con i magistrati e la polizia,  non ci ha risolto e non ci risolverà il problema . La cosa giusta è sottrarre e non solo contrastare l’infinita risorsa economica garantita dallo spaccio delle droghe, specie oggi cocaina e cannabis.
Se lo Stato producesse in proprio hashish e marijuana, oltre a garantire i nostri tossicodipendenti avremmo a disposizione quelle risorse economiche che oggi sottraiamo alle nostre forze dell’ordine, assicurandole invece alle mafie che, per mantenere questa ricchezza infinita, uccidono ogni giorno E’ giunta l’ora non della legalizzazione, ma della depenalizzazione delle droghe, spostando gran parte delle conseguenze punitive dell’uso di stupefacenti sul piano amministrativo e non penale.

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fonte: www.ansa.it


Spaccio droga Torino, bimbo assiste buco

Indagine carabinieri, 14 arresti e 5 misure cautelari

Un bimbo di pochi mesi in passeggino davanti al padre tossico che si 'buca': c'è anche questa immagine choc tra quelle riprese dai carabinieri nel corso di una indagine sullo spaccio di droga a Torino che ha portato a 14 arresti e cinque misure cautelari. L'indagine, in corso da giugno, ha portato alla luce una sorta di supermarket della droga a Porta Palazzo gestito da un gruppo di africani che riforniva una cinquantina di clienti al giorno.

martedì 15 dicembre 2015

IN TUNISIA LA SORTE DEL TERRORISMO E' SEGNATA


AGL : il popolo tunisino si è sempre caratterizzato per cultura, istruzione , civiltà, apertura alla modernità. Tutto il mondo lo sa, sin dai tempi di Cartagine. Per questo le menti dei tunisini non potranno mai essere sottomesse al terrorismo. Le tunisine e i tunisini non accetteranno mai il terrorismo e quest'ultimo non potrà mai vincere poichè Bourghiba ha lasciato un popolo istruito, moderno e dotato di un patrimonio culturale frutto di una storica stratificazione di popoli che hanno abitato quel territorio. E' questa l'arma che ha lasciato Bourghiba per i suoi figli, il popolo tunisino, che il terrorismo non riuscirà mai a battere. Così come il popolo tunisino è stato l'unico a portare a compimento la Primavera Araba, così porterà a termine il lungo cammino per battere il terrorismo.

 YASMINA 
Responsabile Nazionale AGL Paesi Arabi e Medio  Oriente

 ************************************************ fonte: www.ansa.it (ANSA) - TUNISI, 14 DIC - La Tunisia ha recensito circa 500 suoi cittadini tornati dalle zone di combattimento dell'Isis in Libia, Siria e Iraq, e di questi 94 sono considerati un pericolo per la sicurezza nazionale e sono sottoposti all'obbligo di dimora. Lo ha detto un portavoce del ministero dell'Interno. Quanto agli altri 406, il portavoce, Walid Louguini, ha detto alla radio che sono in corso accertamenti e che sono comunque sottoposti all'autorità di polizia.